
martedì 30 marzo 2010
l' uomo del filo
Quando ero ragazzo arrivavano in paese dei disperati che tendevano una corda attraverso tutta la piazza, dalla torre del comune fino al campanile della chiesa. Poi con un asta a mo di bilanciere partivano con passi incerti e calcolati, dalla torre del Comune per arrivare passo dopo passo, fino al campanile della Chiesa.Sotto niente rete, un mare di nasi all'insù in attesa di quello che temevano ma che in fondo avrebbe concluso degnamente lo spettacolo.
Ora, dopo questo traguardo degli 80 , mi sento un pò come quell'omino che passo dopo passo cerca di andare avanti ed arrivare al campanile . Cercherò di calcolare bene i miei passi, di prevedere il vento, di contrastarlo di mantenere l'equilibrio e tener lontana la paura. Affronto ora questa traversata, che il Signore mi assista.
venerdì 26 marzo 2010
troppo tardi ?????
Comincio da qui: mi sono accorto che ero vecchio quando era gia troppo tardi, è il titolo di un libro che avevo cominciato a scrivere ma poi preso da tutte le cose inutili di ogni giorno, ho abbandonato.
Questo che vedete è Marco il mio fedele e paziente tutore. Mi ha aiutato ad avviare questo blog che spero di portare avanti per parlare un pò con il Fulgenzi, che sarei io, perchè in fondo sono l'unica persona con cui parlo sempre volentieri senza problemi. Comincio da quì , alla vigilia dello scadere degli 80 anni, un numero indecente, un'età nello stesso tempo splendida e incoffessabile come se fosse un peccato grande, come se uno avesse trasgredito alle regole ferree della natura e fosse ancora quì a trastullarsi invece di essere avviato per quelle strade che portano lontano, lassù dove neppure la vista di un aquila arriva.
Un' età splendida, una forza mai avuta, un senso di libertà e di sicura tranquillità difficile da spiegare. Si dice sempre che è difficile difendersi da un kamicaze perchè ti difendi male da uno che ha deciso di morire e l'ha già messo nel conto. Bene, io nel conto , quest'appuntamento inevitabile ce l' ho trovato e non posso cancellarlo. Quindi, .....sei tranquillo. Che cosa di peggio che morire mi può capitare!! Che cosa potrebbe uno minacciarmi ????
Non sono mai stato così bene, libero da qualsiasi regola, fuori dalla portata di qualsiasi normale ricatto, perchè niente è più terribile e temibile della morte.
Ed è qui che ti fai le ossa. Vivi con quel terrore e per compensazione tutto quanto di diverso ti potrebbe capitare è paragonabile ad uno scherzo, a niente , piccole cose che ti fanno sorridere. Sei forte e la gente ti stà lontano perchè hanno più paura di me, della morte e non ne vogliono parlare e la vista di un vecchio richiama nei loro cervellini viziati l'immagine di tanto sfacelo e di così enorme disgrazia.
Pensano tutti di vivere all'infinito e ti guardano con un certo disgusto come se io solo fossi destinato a tale indegno destino.Pensano di continuare in eterno a far casino e inventare vite impossibili.
Godetevi le giornate, e non abbiate paura di guardar la morte in faccia , tanto lei non avrà pietà dei vostri piagnistei. Un abbraccio
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