venerdì 30 aprile 2010

Sembra di oggi e invece è di 50 anni fa....

Sembra di oggi e invece è di mezzo secolo or sono. Gli anni son passati ma l'umanità e rimasta solida sui suoi principi che non sono principi , intatta con le sue qualità che non sono qualità, ferma nelle sue certezze che tutto sono all'infuori di tali.
Incapaci e inconcludenti, con una sfrenata fantasia mirata solo per giustificare le loro carenze e la loro inutilità.
In un momento in cui probabilmente sarebbe opportuno rimboccarsi le maniche e tentare di ricostruire le posizioni così miseramente perdute, sono invece tutti impegnati in una campagna di disimpegno e di disfattismo alla quale è difficile trovare spiegazione o peggio ancora giustificazione.
Chi non ha lavoro ciondola in giro tra un happy hour ed una corsa in macchina, impegnatissimi a non far niente; chi ha lavoro è profondamente disgustato dallo stesso e sogna solo il crollo finale che coinvolga tutti in un grande calderone distruttivo ad estrema e definitiva giustificazione di una umanità rammollita e particolarmente ributtante.
Gente , io non vi capisco.....e sono lieto di non avervi mai capito e di non essermi mai lasciato coinvolgere da questo vostro mondo di ...happy for nothing

mercoledì 28 aprile 2010

NON COMPRATE DA FULGENZI

Per favore non comprate da Fulgenzi, non ha nulla da vendere ...........va bene così- Mi viene a mente questa vecchia pubblicità che facemmo negli anni '70 ironizzando su quella pubblicità esasperata che vuol sempre convincerti per qualcosa.
Quindi non cercate di convincermi, ho poco da offrire e quel poco non mi interessa molto metterlo in vendita. Mi viene anche a mente la storiella della ricottina. Quel tizio che avendo una ricottina da portare al mercato, sognava ed immaginava i possibili sviluppi della sua vendita fino a quando , distratto da tante fantasie, non lasciò cadere la ricottina a terra e perse praticamente tutto il suo capitale.
Io non voglio moltiplicare il valore della mia ricottina, non sogno carriera , titoli o riconoscimenti. Ho la mia ricottina e la tengo lì , appoggiata su di un piano sicuro e tranquillo che è la mia serenità. Chiunque pensa di portarmi a spasso fino ad un ipotetico mercato, si sbaglia e rimarrà deluso. Mi basta la mia ricottina come è, è un bel soprammobile sopra il ripiano della mia vita, non voglio moltiplicarla ma neanche la lascerò cadere per eccessiva ingordigia. Vi amo tutti, se state buoni

domenica 25 aprile 2010

Finalmente

Primavera allo Steccheto
L'ultimo hippy
A volte vorrei non dover conquistare la vita ogni giorno, con una battaglia che ti contrappone a qualcosa o a qualcuno che non puoi identificare come nemico ma che ti contrasta con incomprensibile determinazione. Vorrei che la vita scorresse senza tutto questo affanno, senza tutte queste battaglie di cui non riesco a comprendere il senso vero. Vorrei vivere e non dovermi difendere , ne tanto meno attaccare niente e nessuno per sopravvivere, vorrei qualcosa di più semplice, vorrei godermi i miei pensieri che a me appaiono logici e accettabili ma che spesso fanno imbestialire gli altri senza un motivo vero apparente.

giovedì 22 aprile 2010

Rieccolo , sempre con quella carretta del cavolo come se portar quà e là spazzatura e legnacci fosse un' impegno degno di attenzione .
Ti guarda con quella faccia come tutti quelli che facendo lavori di merda pensano di aver il diritto di rompere all'umanità intera.
Fai finta di non vederlo e lui si mette la dietro com quell'aria di sfida come se oggi avesse in qualche modo risolto i problemi del mondo e fosse solo merito suo se la terra continua a girare sempre nello stesso senso.

mercoledì 21 aprile 2010

Fratelli gemelli, insieme da sempre , spesso uniti in una unica emozione , a volte ferocemente divisi, lontani , come se le colpe di uno dovessero necessariamente aver condizionato la vita dell'altro.
Ci siamo sopportati, a volte amati, spesso divisi da sogni diversi , da fantasie non comuni.
Uno sempre attaccato a quel suo stupido pezzetto di terra, alle cose inutili e faticose da fare, da mettere al loro posto, con la soddisfazione cretina di rientrare a casa la sera e chiudere la porta con la sensazione di aver fatto tutto ciò che era dovuto a Dio ed alla famiglia, l'altro sempre a sognare fughe impossibili, fantasie irrealizzabili, viaggi lontani senza mai più tornare indietro.
Una convivenza difficile , due mondi diversi, due cervelli che non hanno mai incastrato insieme.

sabato 17 aprile 2010

Ma questo che mondo è ???????

Ma questo che mondo è, che cambia così velocemente e non sembra più il mio. Cade a pezzi come una vecchia capanna, si sbriciola e lascia intravedere un orizzonte diverso che prima non c'era e neanche potevo immaginare.
In questi giorni un altro pezzetto è venuto giù : è scomparso Vianello , uno degli ultimi frammenti di quell'universo terreno che uo ero abitiuato a considerare la mia scena naturale.
Cadono , questi ultimi frammenti e immediatamente si polverizzano, quasi evaporano, lasciano poca traccia, per qualche giorno e poi più nulla. Mi sembrava tutto così solido e vero ed ora invece ho la netta sensazione che era tutta una illusione : una tragica ,comica, assurda illusione.

giovedì 1 aprile 2010

Cucinando la vita

Ho passato gli ultimi 14 anni della mia vita in questa cucina. Ho sognato, smoccolato e sputato rabbia , guardando pentole che bollivano eseguendo con fatica bocche affamate che smaltivano la materia del mio lavoro.
Mi sono perso guardando padelle che friggevano, e tra un gambero ed una bistecca spesso ho visto nel fondo delle padelle il cielo della California o le strade di New York e sono le sensazioni che a volte mi hanno permesso di andare avanti e non perdere la speranza, la forza che non sempre c'è.Da questa cucina ho tenuto contatti con il telefonino illudendomi di essere ancora vivo, ancora parte di un mondo civile, ho parlato con amici lontani in qualche parte del mondo, e solo così a volte , sono riuscito a sopportare.
Ma sono anche grato a questa cucina che mi ha fatto sopravvivere, che mi ha tenuto sveglio e aderente alla realtà, anche se questa non era sempre quella che avrei voluto. Sono grato al Signore che mi ha concesso di lavorare ed essere pronto, sono grato a chi mi ha aiutato e sopportato, anche se a volte sarà stato difficile per loro capire: io ero lì apparentemente, ma in effetti molto lontano e nessuno poteva saperlo, Grazie.

i fiori che non colsi

Per i miei 80 anni mi sono fatto un dolce pieno di fiori:il primo titolo che mi è venuto in mente: i fiori che non colsi!!! Tanti, di tanti presi solo il profumo e non ebbi il coraggio di reciderli sapendo che sarebbe stato bello averli all'occhiello per un pò ma poi si sarebbero appassiti, altri li colsi, ci ornai le mie giornate, ma poi appassirono . Fiori, sogni belli e colorati che ora ricordo; alcuni con nostalgia profonda, altri con dolore, alcuni con la certetezza che i fiori ed i sogni durano poco e poi bisogna essere pronti a lasciarli andare , a perderli e non rimpiangerli.