
Pensavo a quanti amici ho avuto ed a quanti non ne ho ora. Piano piano li ho decimati tutti, dicendo le cose che pensavo, mostrando a tutti, senza mascherarla mai , tutta la mia fragile limitatissima natura. Forse avrei dovuto mostrarmi diverso, forte quando avevo paura, ricco quando non avevo una lira. Devi mostrarti , come si dice, all'altezza della situazione, non come sei veramente , perchè se non sei decorativo agli altri poi in fondo, interessi poco. Le mie idee , le mie fantasie avrebbero dovuto rafforzare, confermare le ideucce degli altri . Ho sempre invece sognato come un pazzo, ho sempre cercato di pensare come si poteva fare un bicchiere, una sedia, un fiore diverso da come era sempre stato fatto. E questo è stato il mio errore. Se uno si vuol fare accettare in giro, deve pensare "normale" possibilmente quello che gli altri già pensano, in modo che la tua testimonianza è la conferma del loro pensiero illuminato.Se gli dimostri che la sedia dove si sono sempre seduti, poteva essere fatta in modo diverso, ti sei già fatto un nemico .
Sono fragili , lo so a volte sembra di giocare con dei bambini ed io stesso mi sento in colpa, da solo, perchè so di approfittare di debolezze croniche che dovrebbero essere protette come gli asili infantili.
E' vero , gli altri mi hanno ripudiato e mi abbandonano e spesso mi domando se non dovrei venire a patti, cercare di ammorbidire le mie convinzioni, accettare il bicchiere normale , la sedia sempre conosciuta, e godere quindi di qualche piccolo beneficio , di una breve tregua..
Mi domando però anche come sarebbe il nostro mondo se tutti rinunciassero a questa stupida , temeraria, apparentemente inutile ricerca del rinnovamento possibile. Penso anche che se è così difficile per me parlare a chi ha in mano le chiavi del sistema, quanto deve essere difficile per quei giovani che idee ne hanno e che potrebbero portare una nuova vivacità preziosa nel mondo del lavoro, che è ormai in agonia generale.
Mi domando anche cosa non devono aver sofferto quelli che hanno avute grandi intuizioni, quelle che hanno veramente scosso questa società dai fondamenti ed a volte sono state vere rivoluzioni di pensiero , quante difficoltà, quanti contrasti avranno dovuto affrontare se io piccolo piccolo, solo per non essermi voluto adattare al conformismo imperante ho dovuto pagare tanto.
Ma vorrei dire a chi inizia ora a far volare la fantasia ed il pensiero, che nulla al mondo può ripagarti della gioia di aver avuta una intuizione prima degli altri. Qualsiasi sia il prezzo da pagare nessun bene materiale può essere paragonato alla felice soddisfazione che provi a costruire pensieri e fantasie in scenari fantastici ed insoliti.
Scusatemi se non sono stato all'altezza....
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