
Sono andato anche oggi sulle mappe di Google per rinfrescarmi la memoria su questo Paese. So che esiste, ma onestamente non è uno di quei paesi dei quali immediatamente la memoria ti riporta davanti agli occhi tutti i particolari. Oggi vorrei conoscerlo meglio, vorrei averlo potuto visitare perchè credo che oltre alle risorse minerarie quel paese ha anche ben altre ricchezze da poter offrire al mondo intero.
Abbiamo seguito la vicenda dei minatori con notizie giornaliere si, ma buttate la tra uno scandaletto italiano, una diatriba politico- sindacale e qualche delittuccio tanto per gradire. Stamani ho guardato il recupero: potrei dire un" azione da manuale???tanto perfetta che sembra addirittura finta, sembra il set di un fotoromanzo girato da un regista con poca fantasia. Grazie Cile. Io che vivo e soffro in Italia credevo che il mondo fosse sull'orlo della rovina, che le persone non fossero più esseri responsabili e con i piedi per terra, credevo che tutto fosse....come da noi è ogni giorno, ogni cosa.
Noi, in Italia, in una diretta del genere avremmo messo certamente qualcosa di più: Come oggetto della " Vita in diretta" avremmo probabilmente avuto lo Sposini a commentare e coordinare gli interventi. Avremmo avuta la fortuna di udire in diretta che cosa ne pensava la Barbara Palombelli, o la signora Parietti. Gli psicologi di turno ( la televisione italiana ne ha uno stuolo a libretto) ci avrebbero informato sulle reazioni dei minatori recuperati, su tutti gli eventuali pericoli che correvano tornando alla luce del sole, tutti insieme avrebbero indagato e chiacchierato sulle famiglie scoprendo che avevano qualcosa da mettere in piazza, tanto per alimentare la strana bramosia di maldicenze inutili che tanto piacciono a noi Italiani. I commentatori più inteligenti avrebbero certamente detta tutta la loro insoddisfazione e indignazione per quanto era stato fatto. Durante le riprese avremmo avuto la possibilità di vedere in secondo piano, Carabinieri in posa, Vigili del fuoco schierati, vigili urbani, protezione civile, guardie forestali, e perditempo che affollano sempre le scene nostrane anche di avvenimenti che richiederebbero un pò più di ordine per essere poi definiti, investigati . Ci siamo persi una diretta con gomitate tra giornalisti per conquistare un attimo in più in video e irruzioni di " autorità" e di politici che venivano con facce cupe a portare solidarietà.
I Cileni invece non avevano tutto questo: non essendo un paese avanzato come l'Italia e non essendo parte dei grandi della terra, si sono accontentati di far bene un lavoro, di stare composti e partecipi insieme.Hanno manifestato con compostezza la loro gioia che deve essere stata immensa ed hanno espressa sempre la gratitudine verso il Paese, i compagni di lavoro i tecnici, tutti. Non ci sono stati cantanti che venivano a portare il loro messaggio, non ci sono state prime donne. Tutto si è svolto come un lavoro normale: normale, ben fatto e con grande professionalità. Avendo evidentemente poca dimestichezza con le infinite possibilità che il successo televisivo comporta, hanno pregato tutti di considerarli ancora e solo bravi operai e non trattarli come divi o giornalisti. Che facciamo???Ci vergognamo un po???????
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