

Profumo di abete , odore di borraccina, qualche lustrino , una candelina, un giocattolino a molla , una statuina di gesso e ti si scioglie l’anima! Il gioco è fatto: è Natale.
Lo so: io sono fuori tempo , sono culturalmente elementare. In effetti da molti anni sento dire che alcuni sapienti nostrani hanno dedotto e decretato che Babbo Natale non esiste e che l’Epifania è una pura invenzione commerciale. Mi vergogno!! L’ho sentito dire ed ho anche assistito a dibattiti in tal senso, ma non riesco ad accettare l’idea.
E’ vero , in effetti l’avevano detto anche “ le televisioni” ma io che sono stupidamente romantico mi ero rifiutato di capire. Ho sempre creduto , lo confesso, che stare a tavola tra persone care e amici fosse un momento importante anche per l’anima ed avevo sottovalutato la dieta a punti o la prova costume, avevo pensato che dare ai nostri giovani e giovanissimi successori, la sana abitudine di festeggiare certe ricorrenze in famiglia fosse qualcosa che avrebbe contribuito alla loro formazione,al loro equilibrio, al rispetto di tradizioni secolari, a momenti di comunione e di affetto con le persone che ti stanno vicino , parenti o amici che siano: sbagliavo!! Pare che una sonora serata in discoteca o al pub sia più intelligente , tanto che si organizzano (a che punto arriva il progresso!!!!) da parte dei comuni, pulmini per riportarti a casa figli ubriachi o drogati. Evitiamo almeno che perdano punti sulla patente!!!!.
Quando mangiavo una fetta di panettone avevo sempre, stupidamente, pensato a quanti avevano lavorato per produrlo, confezionarlo, trasportarlo, venderlo, e ritenevo che quei pochi euro che avevo pagato avrebbero concorso a tener viva un’ azienda e a dare giusto compenso a tutti quelli che attorno a quel panettone avevano lavorato. Quando ammiravo le sfavillanti vetrine dei pasticceri, delle macellerie inghirlandate, quei grandi trofei di golose leccornie nelle vetrine delle delle pizzicherie, mi prendeva subito la voglia di un camino acceso e di un bel gruppo di amici con cui brindare: non è attuale!!!Pare che sia preferibile dirottare l’importo equivalente ai saggi cultori della salvezza della “ foca monaca” o del “ falco pellegrino” che sapranno più accortamente amministrare il tutto.
La salvezza del macellaio, del pasticcere, del pizzicagnolo non è intellettualmente interessante, o comunque non è compito loro.
Le mie colpe non finiscono qui, riconosco ora davanti a tutti che mi sono mille volte incantato ad ascoltare White Cristhmas da Frank Sinatra : lo confesso mi piace ancora, se sono solo la canticchio anche !!
Ma non è tutto, la mia follia va ben oltre: ogni anno costruisco piccoli Presepi che volentieri regalo a chi come me ne rimane incantato, appassionandomi a una storia che rappresentiamo sempre con le solite figure ma che risulta sempre diversa , affascinante, un miracolo che ti sboccia fra le mani e neanche ci credi, e vorresti gridare forte la gioia sublime di fare piccoli miracoli con cose da nulla.
Naturalmente anche io avevo notato che qualcuno andava fuori di testa esibendosi in regali miliardari e feste arabeggianti, nella costruzione di improbabili presepi viventi e alberi di natale ricavati da auto rottamate.. Si sa le esagerazioni ci sono sempre, e come sempre la pubblicità e “ le televisioni “ non si erano tirate indietro a propagandare e diffondere certe abitudini imbarazzanti.
Con le Botteghe di Fulgenzi anni ’60 -’70 , avevamo però cercato di dimostrare che bastava un fiore di carta , una candela fatta a mano, un giocattolino a molla o comunque un piccolo oggetto che parlasse di vita e di fantasia, per donare un attimo di gioia e di stupore alle persone.
Io personalmente mi sono sempre guardato attorno e fra le mie cose ho sempre trovato un piccolo regalo che avrebbe parlato agli altri del mio affetto , non li avrebbe messi in imbarazzo, ed avrebbe testimoniato che donavo loro qualcosa di me , qualcosa priva di ogni valore venale ma ricca di sentimenti veri..
Allarmato però da tanta intelligenza dilagante,nel 1971 misi nella vetrina del negozio di via del Babuino questo cartello:
COMPRATE I VOSTRI REGALI PRIMA CHE ABOLISCANO IL NATALE!
Era evidentemente una esagerazione provocatoria ma credo sempre proponibile. In effetti non credo che avessero intenzione di abolire il Natale, ma molto più semplicemente di distruggere quel sogno dorato fatto di poco e di tanto insieme , quei momenti rari che sanno di vita vera e che sfuggono inevitabilmente al controllo interessato di politici , finanzieri e burocrati, e di tutti coloro che si sono autonominati amministratori della nostra esistenza.
Sono passati tanti anni ormai, io penso onestamente che il Natale sopravviverà ,la fantasia vince qualsiasi intellighenzia distruttrice. Teniamoci le nostre stelline di stagnola, le lucette incerte, abbandoniamoci a tombole e caldarroste, continuiamo ad esplorare mercerie,soffitte e vecchi negozi in cerca di piccoli oggetti che possano testimoniare il nostro amore a chi più ci appartiene. Non vergogniamoci per una cena con amici, per quei dolcetti che poi ci costringeranno a qualche attenzione alimentare dopo. Non nascondiamo la nostra innocente ingenuità.
Prendiamoci qualche ora per confezionare, uno ad uno, con attenzione e un pizzico di creatività i nostri pacchettini, incastriamoli bene nei sogni, nelle aspirazioni delle persone a cui li dedichiamo ed avremo fatto in un colpo solo un indimenticabile regalo a tante persone: certamente a chi lo riceverà e vedrà in una piccola cosa il segno dei nostri sentimenti , avremo gratificato con un piccolo aiuto quei negozietti costretti ormai all’abbandono dalle “ griffe” dilaganti, ma soprattutto avremo fatto un enorme regalo a noi stessi: nessuno potrà dimenticare la gioia della scoperta degli oggetti giusti, il piacere della preparazione e della dedica e l’ emozione impagabile di constatare che abbiamo anche noi fatto il nostro piccolo miracolo di Natale: abbiamo donato amore, ed è il massimo!!
Articolo apparso sul numero di dicembre della rivista Valle Life
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