sabato 15 maggio 2010

Solo pochi di noi sono maghi..........

Era la fine degli anni '80 quando ormai tutti si erano messi in testa che questo mondo è pieno di persone molto intelligenti e che le cose assolutamente inutili devono avere l'assoluta precedenza su tutto il resto.
In quegli anni scellerati durante i quali bastò smazzare un pò le carte per dare a tutti l'illusione che la felicità era li a portata di mano , la fantasia venne completamente condannata al rogo , e si diffuse la velenosa certezza che quattro soldi , più o meno intelligentemente racimolati, avrebbero risolto carenze e superficialità, ed avrebbero donato felicità a tutti
Nacque così in me l' idea del Mago, come espressione tipica della fantasia e dell' emozione, con le sua strane capacità, i suoi piccoli poteri, la sua inevitabile solitudine.
Per anni, un mercato privo di particolari fantasie, ha subito prodotti senz'anima e dato spazio ad Aziende che hanno pianificato freddamente a tavolino il rapporto con le persone, creando una sorta di illusione generale di attenzione al singolo , in effetti, inesistente.
Una piccola truffa un pò squallida che ora stà mettendo in crisi grandi sistemi mondiali e grandi Aziende. La furbizia è una risorsa a breve scadenza.
La creatività e la fantasia non sono indispensabili solo per progettare un nuovo cavatappi: si può essere creativi anche nel rapporto con il Cliente, portare fantasia nel commerciare, avere idee innovative nel prodotto che deve essere prima di tutto strumento necessario per una migliore qualità della vita e poi anche, ma solo secondariamente, giusta fonte di utili per le Aziende

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